Sacha Modolo, dopo il ritiro sogna un futuro da procuratore: “Mi piacerebbe propormi come talent scout”

È tempo di nuovi progetti per Sacha Modolo. Dopo le inevitabili emozioni seguite al suo ritiro dal ciclismo professionistico, infatti, il ciclista veneto sta cercando una nuova attività. Tra i suoi desideri ci sarebbe quello di rimanere nel mondo delle due ruote e mettere l’esperienza maturata in tredici anni di professionismo a disposizione dei più giovani. Come rivelato a La Tribuna di Treviso tra i possibili nuovi impieghi del classe 1987 ci sarebbe anche quello di procuratore per aiutare i ragazzi che sognano il professionismo a sviluppare le loro abilità e capire quale possa essere la loro strada.

Mi piacerebbe rimanere nel ciclismo, ma non come diesse – ha dichiarato il due volte vincitore di tappa al Giro d’Italia 2015 – Dicono che abbia una certa ‘parlantina’, potrei costruirmi una nuova strada da procuratore. Magari seguendo i giovani talenti, accompagnandoli nel percorso di crescita“.

In particolare il nativo di Conegliano pensa alla sua terra: “Mi piacerebbe propormi come talent scout. Noto che i corridori trevigiani faticano a emergere, ce ne sono pochi rispetto ai miei tempi. Vorrei capire perché e mettermi a disposizione. Qui c’è sempre stato un potenziale importante, potrei dare una mano nel valorizzarlo. Ho corso tanti anni, pure all’estero: contatti ed esperienza li ho”.

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